Sottoscrizioni

75
Francesca
Desogus
Anai - Associazione nazionale archivistica italiana - Sezione Sardegna - Presidente
Cagliari
89
Francesca
Capetta
Anai - Associazione nazionale archivistica italiana - Sezione Toscana
Calenzano (FI)
223
Francesca
Brunetti
ICAR (Istituto Centrale per gli Archivi)
ROMA
263
Francesca
Perrone
Istituto nazionale di astrofisica - INAF
Roma
335
Francesca
Di Fazio
Provincia di Frosinone funzionario responsabile Archivio Storico Provinciale
Frosinone
"Tieni sempre accesa la memoria perché l'archivio è l'essenza della storia"
419
Francesca
Del Giacco
Impiegata Servizio Protocollo e Archivio Ente Pubblico
Comune di Lugo
458
Francesca
Nemore
Archivista e ricercatore libero professionista
Roma
471
Francesca
Luisoni
Archivio di Stato del Cantone Ticino / Archivista
Mendrisio
287
FRancesca
Violetti
Archivio di Stato
La Spezia
556
FRANCESCA
PIVIROTTO
Archivista libero professionista (Archivisti Veneti sas)
Rovigo
198
Francesco
Demartini
Storico d'arte
Cagliari
265
Francesco
Celli
Associazione Culturale "Info Irpinia"
Avellino
"Info Irpinia" si occupa di difesa e valorizzazione del territorio ricadente nella Provincia di Avellino. A tale scopo utilizza spesso gli archivi per reperire notizie, informazioni e documentazioni necessarie al corretto perseguimento delle finalità statutarie ed all'accrescimento culturale dei Soci.
Compiliamo con piacere l'adesione e ci complimentiamo con tutti voi archivisti poiché siete una risorsa indispensabile alla costruzione di un domani migliore e più giusto.
275
Francesco
Tugliani
Agente assicurativo
Perugia
540
FRANCESCO
FUMARA
ARCHIVISTA LIBERO PROFESSIONISTA
BARI
405
Franco
Tortarolo
Ingegnere
Torino
418
Franco
Bessone
Archivio di Stato di Biella
Biella
449
Franco
Bertolucci
Biblioteca Franco Serantini archivio e centro di documentazione di storia sociale e contemporanea
Pisa
La Biblioteca Franco Serantini attraversa un momento difficile a causa dell'assenza di una sede per poter svolgere i propri servizi e mettere a disposizione degli utenti il proprio patrimonio, nonché per il taglio drastico dei finanziamenti pubblici, per quanto pochi, che ha dovuto subire in questi anni.

La Biblioteca Franco Serantini per ora resiste, resiste nonostante tutto ma nessuno può dire quanto durerà. La Biblioteca – nata nel 1979 affinché non andasse perduta la memoria di Franco Serantini e, in generale, della storia politica e sociale, soprattutto del Novecento (il nome completo “archivio e centro di documentazione di storia sociale e contemporanea” la dice lunga al riguardo) – rischia di essere falcidiata oltre che dai tagli alla cultura, dall'indifferenza delle Istituzioni preposte alla tutela del patrimonio culturale. È superfluo ripeterlo: i tempi sono duri e i tagli sono ormai prassi abituale, così frequenti da venir spesso accolti con un’alzata di spalle e nulla più.

La Biblioteca Franco Serantini ricorda che la storia della città vive anche nelle biblioteche e negli archivi. Essi sono una parte fondamentale della nostra comunità, conservano la nostra storia culturale, sociale ed economica, sono crocevia di importanti relazioni tra i cittadini e le istituzioni, non si può pensare a un futuro senza tutto ciò. Ma questo è proprio quanto sta accadendo: la biblioteca Franco Serantini ha perso la sede che aveva presso il Complesso C. Marchesi: la Domus Mazziniana vede da quattro anni il suo importante archivio, depositato in un magazzino, inagibile per gli studiosi e i cittadini; la Biblioteca Provinciale si sta spegnendo lentamente. Piano piano la nostra città sta perdendo la propria identità!!

La Biblioteca Franco Serantini in questi anni ha acquisito importanti fondi documentari, dichiarati dalla Sovrintendenza regionale di “interesse storico nazionale”, l'anno passato ha inaugurato la propria piattaforma digitale sulla quale sono a disposizione oltre 7mila documenti storici (libri, giornali, manifesti, fotografie, biografie etc.) gratuitamente consultabili online; partecipa attivamente al progetto ToscanaNovecento, portale di storia della rete degli Istituti storici della Resistenza; accoglie studenti e docenti di università italiane e straniere che consultano materiali spesso non reperibili altrove. La Biblioteca ha inoltre promosso attraverso conferenze pubbliche e convegni la lettura e lo studio della storia cittadina e della cultura storica contemporanea.

La Biblioteca Franco Serantini, lo ricordiamo, vive soprattutto grazie a finanziamenti dei soci, degli amici e occasionalmente di Enti pubblici come la Regione, la Provincia e il Comune (l'unico ente fino all'anno passato che ancora dava un contributo tramite una convenzione annuale) che ne assicurino il funzionamento di base. È ovvio che, se i fondi non arrivano, tutta l’attività si blocca e che, se non si risolve il problema di una sede adeguata, per la Biblioteca non ci sarà un futuro. Sono passati molti anni, ma nulla è cambiato da quando la Biblioteca ha inoltrato la richiesta di una sede e ad oggi non è ancora arrivata alcuna risposta. A questo proposito la Biblioteca attende che Marco Filippeschi, sindaco di Pisa, mantenga fede al suo Programma di mandato approvato con delibera consiliare (cap. 2, Politiche culturali, p. 42) per la campagna elettorale del 2013.

Attualmente il patrimonio della biblioteca (oltre 42mila volumi, 5250 periodici, migliaia di documenti e materiali storici) è ospitato fuori città dall'Università di Pisa nel proprio Archivio generale e la segreteria, posta in via Bargagna in un ufficio di appena 12 mq, è l'unico spazio pubblico per la consultazione dei materiali da parte degli utenti.

La Biblioteca Franco Serantini, a fronte di un imbarazzante silenzio istituzionale, si appella, come già fece in passato, alla società civile, alle cittadine e ai cittadini.
Associazioni, enti e singoli cittadini possono esprimere il loro aiuto alla biblioteca sostenendola con la partecipazione a una sottoscrizione straordinaria con l'obiettivo di raccogliere entro giugno 12mila euro, cifra che può garantire un minimo di gestione e apertura ordinaria e nel contempo fare pressione sul Comune di Pisa affinché la questione della sede venga finalmente risolta.

Per partecipare alla sottoscrizione si può utilizzare il seguente intestato a:
Associazione amici della Biblioteca Franco Serantini ONLUS: BANCO POSTA IBAN:
IT25 Z 076 0114 0000 0006 8037 266

Via I. Bargagna n. 60, 56124 Pisa tel.+fax 050 9711432 cell. 331 117 9799
email: associazione[at]bfs.it sito web: http://www.bfs.it

Gian Mario Cazzaniga e Adriano Prosperi del Comitato scientifico
Franco Bertolucci direttore della Biblioteca
Furio Lippi presidente dell'Associazione amici della Biblioteca F. Serantini ONLUS
498
Franco
Pasut
Avvocato
450
Furio
Lippi
Biblioteca Franco Serantini archivio e centro di documentazione di storia sociale e contemporanea
Pisa, via I. Bargagna n. 60 - 56124 Pisa
L'archivio della Biblioteca Franco Serantini si è costituito, all'atto della fondazione della biblioteca medesima, con donazioni e lasciti. L’Archivio della biblioteca è stato riconosciuto di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per la Toscana (notifica n.717/1998), e uno dei principali fondi archivistici – il Fondo P.C. Masini – è stato inserito nel progetto della stessa Soprintendenza denominato «Archivi della cultura del Novecento in Toscana» (notifica n. 751/2000): l'archivio composto da 80 fondi documentari si divide in sei parti:
1. Fondi personali;
2. Fondi delle organizzazioni e dei movimenti;
3. Fondi fotografici;
4. Manifesti e fogli volanti;
5. Memoria orale;
6. Cimeli, bandiere, opere d'arte e altro materiale.

1. Persone
Le carte di persone pervenute alla BFS sono state raccolte sotto la voce del donatore. Complessivamente coprono un arco cronologico che va dal 1870 al 1998. Le carte riguardano in particolare la storia del movimento anarchico dalle origini ai giorni nostri, la storia dell'antifascismo e della Resistenza, i movimenti di estrema sinistra e di quelli studenteschi dagli anni Sessanta ai Settanta. Gran parte dei fondi personali di documentazione e materiale d'archivio sono accompagnati da collezioni di riviste e libri. Alcune ampie descrizioni dei fondi, Della Mea, Mancuso, Masini e Sorbi sono inserite nella Guida agli archivi delle personalità della cultura in Toscana tra 800 e 900. L'area pisana, a cura di E. Capannelli e E. Insabato, Firenze, Leo S.Olschki, 2000. I fondi finora presenti in questa sezione sono 40 in corso di inventariazione e non sono ancora disponibili alla consultazione.

2. Organizzazioni e movimenti
Le carte delle organizzazioni e dei movimenti sono raccolte di documentazione di varia origine e provenienza, giunte fin dai primi anni di formazione della biblioteca in maniera frammentaria e disorganica, sono state riunite sotto la voce dell'Ente produttore (Partiti, sindacati, gruppi, federazioni, movimenti ecc.). Invece le carte della Federazione anarchica pisana, delle redazioni di Cahiers de mai e di Collegamenti, dei Gruppi comunisti rivoluzionari (LCR) sez. di Livorno, della federazione di Pisa di Democrazia proletaria sono lasciti pervenuti direttamente dalle organizzazioni. I fondi finora presenti in questa sezione sono 42 in corso di inventariazione e non sono disponibili alla consultazione.

3. Fotografie
Le fotografie e le cartoline illustrate di questo fondo sono circa 3000. Gran parte della documentazione è pervenuta alla biblioteca con donazioni non organiche, l'unico omogeneo, acquistato dalla BFS nel 1992, è il fondo di Antonio Vinciguerra ex militante di Lotta continua attivo nell'area pisana tra il 1970 e il 1976. I negativi e le fotografie sono circa un migliaio e ritraggono prevalentemente manifestazioni e situazioni di lotta tenutesi a Pisa dal 1970 al 1976. Non mancano però istantanee di importanti manifestazioni, come quella per il Vietnam di Milano del 1973, comizi di Lotta continua in Sicilia nel 1972 o la festa di "Re nudo" a parco Lambro (Milano) nel 1976. Sull’ attività di fotografo di A. Vinciguerra si veda il suo libro La bella rabbia: racconto fotografico in bianco e nero 1970-1976, Agrigento, Litia edizioni, 1995. Le fotografie sono in corso di inventariazione e non sono disponibili alla consultazione.

4. Manifesti e fogli volanti
I manifesti murali conservati dalla biblioteca sono oltre 5000 (la catalogazione informatizzata è in corso) che coprono un arco temporale che va dalla fine degli anni Quaranta ai nostri giorni. Sono manifesti di organizzazioni e movimenti politici come quelli del PSIUP, Avanguardia operaia, Lotta continua, Democrazia proletaria e anarchici.

5. Memoria orale
La BFS ha avviato da tempo la raccolta di testimonianze orali ("Progetto memoria") sulla storia sociale e politica della provincia di Pisa e della costa Tirrenica della Toscana (prov. di: Massa e Carrara, Lucca, Livorno, Grosseto). Scopo principale del progetto è quello di costituire un archivio di interviste che contribuisca a non disperdere una pagina importante della storia contemporanea.

6. Cimeli, striscioni, bandiere e altro materiale vario
La biblioteca ha raccolto negli anni anche cimeli, bandiere, striscioni e altro materiale riguardante sempre i temi della storia del movimento anarchico e della sinistra extraparlamentare negli anni Sessanta e Settanta. Il materiale è in corso di inventariazione e non è disponibile alla consultazione.
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Gabriella
Norio
Comune di Trieste / Biblioteca Hortis - Archivista
Trieste