Sottoscrizioni

445
Mariagrazia
Salvador
archivista
Cappella Maggiore
446
ilaria
Della Monica
Biblioteca Berenson Villa I Tatti
Firenze
447
Federica
di Napoli Rampolla
Restauratrice Conservatrice SBeEP Lazio . Curatrice Archivio Storico Altieri
Roma
448
Ilaria
Cristallini
Alma mater studiorum Università di Bologna / archivista
Bologna
449
Franco
Bertolucci
Biblioteca Franco Serantini archivio e centro di documentazione di storia sociale e contemporanea
Pisa
La Biblioteca Franco Serantini attraversa un momento difficile a causa dell'assenza di una sede per poter svolgere i propri servizi e mettere a disposizione degli utenti il proprio patrimonio, nonché per il taglio drastico dei finanziamenti pubblici, per quanto pochi, che ha dovuto subire in questi anni.

La Biblioteca Franco Serantini per ora resiste, resiste nonostante tutto ma nessuno può dire quanto durerà. La Biblioteca – nata nel 1979 affinché non andasse perduta la memoria di Franco Serantini e, in generale, della storia politica e sociale, soprattutto del Novecento (il nome completo “archivio e centro di documentazione di storia sociale e contemporanea” la dice lunga al riguardo) – rischia di essere falcidiata oltre che dai tagli alla cultura, dall'indifferenza delle Istituzioni preposte alla tutela del patrimonio culturale. È superfluo ripeterlo: i tempi sono duri e i tagli sono ormai prassi abituale, così frequenti da venir spesso accolti con un’alzata di spalle e nulla più.

La Biblioteca Franco Serantini ricorda che la storia della città vive anche nelle biblioteche e negli archivi. Essi sono una parte fondamentale della nostra comunità, conservano la nostra storia culturale, sociale ed economica, sono crocevia di importanti relazioni tra i cittadini e le istituzioni, non si può pensare a un futuro senza tutto ciò. Ma questo è proprio quanto sta accadendo: la biblioteca Franco Serantini ha perso la sede che aveva presso il Complesso C. Marchesi: la Domus Mazziniana vede da quattro anni il suo importante archivio, depositato in un magazzino, inagibile per gli studiosi e i cittadini; la Biblioteca Provinciale si sta spegnendo lentamente. Piano piano la nostra città sta perdendo la propria identità!!

La Biblioteca Franco Serantini in questi anni ha acquisito importanti fondi documentari, dichiarati dalla Sovrintendenza regionale di “interesse storico nazionale”, l'anno passato ha inaugurato la propria piattaforma digitale sulla quale sono a disposizione oltre 7mila documenti storici (libri, giornali, manifesti, fotografie, biografie etc.) gratuitamente consultabili online; partecipa attivamente al progetto ToscanaNovecento, portale di storia della rete degli Istituti storici della Resistenza; accoglie studenti e docenti di università italiane e straniere che consultano materiali spesso non reperibili altrove. La Biblioteca ha inoltre promosso attraverso conferenze pubbliche e convegni la lettura e lo studio della storia cittadina e della cultura storica contemporanea.

La Biblioteca Franco Serantini, lo ricordiamo, vive soprattutto grazie a finanziamenti dei soci, degli amici e occasionalmente di Enti pubblici come la Regione, la Provincia e il Comune (l'unico ente fino all'anno passato che ancora dava un contributo tramite una convenzione annuale) che ne assicurino il funzionamento di base. È ovvio che, se i fondi non arrivano, tutta l’attività si blocca e che, se non si risolve il problema di una sede adeguata, per la Biblioteca non ci sarà un futuro. Sono passati molti anni, ma nulla è cambiato da quando la Biblioteca ha inoltrato la richiesta di una sede e ad oggi non è ancora arrivata alcuna risposta. A questo proposito la Biblioteca attende che Marco Filippeschi, sindaco di Pisa, mantenga fede al suo Programma di mandato approvato con delibera consiliare (cap. 2, Politiche culturali, p. 42) per la campagna elettorale del 2013.

Attualmente il patrimonio della biblioteca (oltre 42mila volumi, 5250 periodici, migliaia di documenti e materiali storici) è ospitato fuori città dall'Università di Pisa nel proprio Archivio generale e la segreteria, posta in via Bargagna in un ufficio di appena 12 mq, è l'unico spazio pubblico per la consultazione dei materiali da parte degli utenti.

La Biblioteca Franco Serantini, a fronte di un imbarazzante silenzio istituzionale, si appella, come già fece in passato, alla società civile, alle cittadine e ai cittadini.
Associazioni, enti e singoli cittadini possono esprimere il loro aiuto alla biblioteca sostenendola con la partecipazione a una sottoscrizione straordinaria con l'obiettivo di raccogliere entro giugno 12mila euro, cifra che può garantire un minimo di gestione e apertura ordinaria e nel contempo fare pressione sul Comune di Pisa affinché la questione della sede venga finalmente risolta.

Per partecipare alla sottoscrizione si può utilizzare il seguente intestato a:
Associazione amici della Biblioteca Franco Serantini ONLUS: BANCO POSTA IBAN:
IT25 Z 076 0114 0000 0006 8037 266

Via I. Bargagna n. 60, 56124 Pisa tel.+fax 050 9711432 cell. 331 117 9799
email: associazione[at]bfs.it sito web: http://www.bfs.it

Gian Mario Cazzaniga e Adriano Prosperi del Comitato scientifico
Franco Bertolucci direttore della Biblioteca
Furio Lippi presidente dell'Associazione amici della Biblioteca F. Serantini ONLUS
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Furio
Lippi
Biblioteca Franco Serantini archivio e centro di documentazione di storia sociale e contemporanea
Pisa, via I. Bargagna n. 60 - 56124 Pisa
L'archivio della Biblioteca Franco Serantini si è costituito, all'atto della fondazione della biblioteca medesima, con donazioni e lasciti. L’Archivio della biblioteca è stato riconosciuto di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per la Toscana (notifica n.717/1998), e uno dei principali fondi archivistici – il Fondo P.C. Masini – è stato inserito nel progetto della stessa Soprintendenza denominato «Archivi della cultura del Novecento in Toscana» (notifica n. 751/2000): l'archivio composto da 80 fondi documentari si divide in sei parti:
1. Fondi personali;
2. Fondi delle organizzazioni e dei movimenti;
3. Fondi fotografici;
4. Manifesti e fogli volanti;
5. Memoria orale;
6. Cimeli, bandiere, opere d'arte e altro materiale.

1. Persone
Le carte di persone pervenute alla BFS sono state raccolte sotto la voce del donatore. Complessivamente coprono un arco cronologico che va dal 1870 al 1998. Le carte riguardano in particolare la storia del movimento anarchico dalle origini ai giorni nostri, la storia dell'antifascismo e della Resistenza, i movimenti di estrema sinistra e di quelli studenteschi dagli anni Sessanta ai Settanta. Gran parte dei fondi personali di documentazione e materiale d'archivio sono accompagnati da collezioni di riviste e libri. Alcune ampie descrizioni dei fondi, Della Mea, Mancuso, Masini e Sorbi sono inserite nella Guida agli archivi delle personalità della cultura in Toscana tra 800 e 900. L'area pisana, a cura di E. Capannelli e E. Insabato, Firenze, Leo S.Olschki, 2000. I fondi finora presenti in questa sezione sono 40 in corso di inventariazione e non sono ancora disponibili alla consultazione.

2. Organizzazioni e movimenti
Le carte delle organizzazioni e dei movimenti sono raccolte di documentazione di varia origine e provenienza, giunte fin dai primi anni di formazione della biblioteca in maniera frammentaria e disorganica, sono state riunite sotto la voce dell'Ente produttore (Partiti, sindacati, gruppi, federazioni, movimenti ecc.). Invece le carte della Federazione anarchica pisana, delle redazioni di Cahiers de mai e di Collegamenti, dei Gruppi comunisti rivoluzionari (LCR) sez. di Livorno, della federazione di Pisa di Democrazia proletaria sono lasciti pervenuti direttamente dalle organizzazioni. I fondi finora presenti in questa sezione sono 42 in corso di inventariazione e non sono disponibili alla consultazione.

3. Fotografie
Le fotografie e le cartoline illustrate di questo fondo sono circa 3000. Gran parte della documentazione è pervenuta alla biblioteca con donazioni non organiche, l'unico omogeneo, acquistato dalla BFS nel 1992, è il fondo di Antonio Vinciguerra ex militante di Lotta continua attivo nell'area pisana tra il 1970 e il 1976. I negativi e le fotografie sono circa un migliaio e ritraggono prevalentemente manifestazioni e situazioni di lotta tenutesi a Pisa dal 1970 al 1976. Non mancano però istantanee di importanti manifestazioni, come quella per il Vietnam di Milano del 1973, comizi di Lotta continua in Sicilia nel 1972 o la festa di "Re nudo" a parco Lambro (Milano) nel 1976. Sull’ attività di fotografo di A. Vinciguerra si veda il suo libro La bella rabbia: racconto fotografico in bianco e nero 1970-1976, Agrigento, Litia edizioni, 1995. Le fotografie sono in corso di inventariazione e non sono disponibili alla consultazione.

4. Manifesti e fogli volanti
I manifesti murali conservati dalla biblioteca sono oltre 5000 (la catalogazione informatizzata è in corso) che coprono un arco temporale che va dalla fine degli anni Quaranta ai nostri giorni. Sono manifesti di organizzazioni e movimenti politici come quelli del PSIUP, Avanguardia operaia, Lotta continua, Democrazia proletaria e anarchici.

5. Memoria orale
La BFS ha avviato da tempo la raccolta di testimonianze orali ("Progetto memoria") sulla storia sociale e politica della provincia di Pisa e della costa Tirrenica della Toscana (prov. di: Massa e Carrara, Lucca, Livorno, Grosseto). Scopo principale del progetto è quello di costituire un archivio di interviste che contribuisca a non disperdere una pagina importante della storia contemporanea.

6. Cimeli, striscioni, bandiere e altro materiale vario
La biblioteca ha raccolto negli anni anche cimeli, bandiere, striscioni e altro materiale riguardante sempre i temi della storia del movimento anarchico e della sinistra extraparlamentare negli anni Sessanta e Settanta. Il materiale è in corso di inventariazione e non è disponibile alla consultazione.
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Oronzo
Mauro
Ingegnere, storico della scienza
Montefiore dell'Aso
amante della storia della tecnologia e della scienza, curatore di un archivio, "archivio delle famiglie" nel quale un intero paese (Montefiore dell'Aso, AP) sta facendo confluire copia digitale di fotografie, documenti, materiale storico volto a creare un archivio comune. Il materiale cosi raccolto, viene stampato, indicizzato e conservato presso gli archivi storici comunali; la versione digitale di questo materiale viene invece pubblicato su un sito apposito.
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Fabio
Varischetti
Ecomuseo Comune di Gorno
Gorno
453
Piercarlo
Pazè
ex procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Torino e appassionato di storia locale
Pinerolo
454
Margherita
De Palmas
musicista
Torino
455
Dario
Roggerini
Ecomuseo Comune di Gorno
Gorno Bg
456
marialaura
renna
aspirante archivista
Conversano
457
cristina
giorello
arteterapeuta
torino
458
Francesca
Nemore
Archivista e ricercatore libero professionista
Roma
459
Emanuela
Lia
Comune di torino
Torino
Utile
460
Adriana
Zerilli
Impiegata
Torino
461
Rossella
Manzo
socio ANAI - Sezione Lombardia
462
Camilla
Savi
Anai - socia
Pavia
463
Teresa
Savi
AXA - funzionario
Pavia
464
Arduino
Savi
Comune di Milano - impiegato
Pavia