Sottoscrizioni

178
mauro
fiori
archivista
italia
gli archivi sono la vera memoria del nostro passato e senza passato non può esistere un futuro
369
Costanza
Di Muro
Achivista libero professionista
Foggia
Gli archivi sono patrimonio di tutti e il ruolo di noi archivisti è di grande responsabilità sia nella tutela dei diritti di tutti i cittadini sia nella custodia della memoria del Paese.
567
carla
barbieri
Comune di Modena Bibliotecaria e Archivista
Modena
Gli archivi sono, tra tutti i beni culturali, i più trascurati perchè rappresentano, in gran parte, la nostra storia quotidiana. Trascurando gli archivi trascuriamo la nostra storia.
422
Rita
Chianese
Bibliotecaria
Bellinzona (Svizzera)
Gli archivi, come le biblioteche, sono un luogo dove conoscere il passato, capire il presente e progettare il futuro. Grazie per il vostro immenso lavoro.
147
Maria Alessandra
Panzanelli Fratoni
Postdoctoral researcher
Oxford
Gli storici del libro sono ben consapevoli della ricchezza e dell'importanza della documentazione custodita negli archivi italiani, soprattutto per la prima produzione a stampa, un terzo della quale circa si ebbe in Italia. Nella mia personale esperienza, lo studio del libro e delle biblioteche si coniuga con quello delle università, in particolare l'Università degli Studi di Perugia alla quale ho dedicato una parte dei miei studi. Il peso di istituzioni di lunghissimo periodo, come le università o i comuni, si capisce solo quando si guarda alla loro storia. Al passato si può guardare in vario modo: con occhi nostalgici, con cinismo; oppure per cercarvi lucidamente le ragioni del presente e lavorare per meglio comprenderlo e migliorarlo.
509
Chrystel
CASTELLARIN
Assistante maternelle
Ha antenati italiani
256
Joshua
Arthurs
Associate Professor of History West Virginia University and Fellow of the American Academy in Rome, 2015-16
West Virginia
Ho frequentato l’Archivio di Stato di Sondrio per approfondire la mia ricerca sulle reazioni popolari alla caduta del regime fascista nel luglio del 1943. L’AS-Sondrio conserva le carte di Angelantonio Bianchi, un giudice del Tribunale Provinciale Straordinario (stabilito dalla RSI per indagare offese contro fascisti durante il periodo badogliano); questo fondo è quindi importantissimo per il mio progetto. La mia esperienza all’AS-Sondrio è stata molto positiva, e ha confermato l’importanza di archivi provinciali e locali per lo studio dell’epoca fascista e della seconda guerra mondiale. Troppo spesso, studiosi di questo periodo (soprattutto quegli stranieri) si limitano a consultare la documentazione conservata nell’Archivio Centrale dello Stato; questi fonti forniscono una prospettiva “dall’alto,” o dal centro alla periferia, ma non danno un’immagine completa di come le direttive ufficiali del regime furono messe in atto al livello locale, o sentite dalla gente comune. I fondi degli Archivi di Stato (come quello di Sondrio) ci aiutano a capire in modo più complessivo i rapporti tra regime e popolo, tra stato e società. Devo aggiungere che nella mia esperienza, ricercare nei archivi più piccoli – come l’AS-Sondrio – è spesso più facile e efficiente, grazie soprattutto alla disponibilità e la competenza del personale.
131
Bruno
Bruna
Dirigente scolastico
Alba
Ho frequentato per anni gli archivi; ne conosco l'importanza ma anche il fascino. Appoggio con convinzione l'iniziativa nella speranza che ci possa essere maggiore attenzione da parte delle autorità e di ogni cittadino.
338
Barbara
Kräuchi
Eidgenössisches Departement des Innern EDI - Schweizerisches Bundesarchiv BAR
Bern
Ho letto con interesse il vostro manifesto & vi auguro forza per tutte le manifestazioni e per le discussioni sociale e politiche – nessun’ democrazia può esistere senza archivi.
340
Darren
Patrick
PhD Candidate
Toronto
I am happy to learn about and to support this initiative as a researcher and activist working with members of Laboratorio Smaschieramenti (Bologna) on the creation of a transfeministqueer archive reflecting nearly 20 years of organizing in the recently evicted self-managed space Atlantide.
238
NDABARUSHIMANA André Florian
FONAREC/JT
Legal Representative
BURUNDI
I am the legal representative of the FONAREC/JT for the monitoring and the following up the National transitional Justice Commission.
I believe that our contribution is very important in order to succeed in his mission. The CVR (National Commission for the Truth and Reconciliation) is updated and is going to start his work.
So as the civil society lapse into the transitional justice, I hope that our activity is very big to motivate people to participate.
Thanks.
347
Olivier
Bragoni
Direttore associativo
Sargé-sur-Braye Francia
I legami storici e culturali tra la Francia e l'Italia passano anche attraverso gli archivi. E 'importante mantenere e sviluppare il lavoro di archivisti per conservare la memoria delle nostre rispettive culture.
152
Sabrina
Minuzzi
Oxford University - 15cBOOKTRADE
Venice
I wish everyone to enjoy tracking fragments of past lives through old and dusty documents...
344
Barbara
Coletta
Assistante juridique
Paris
Il faut que toutes les familles éparpillées dans le monde entier et qui ont leur racine en Italie puissent connaître leur histoire! Nous en avons besoin!
560
Danijel
Jelaš
State Acrhives in Osijek / Senior Archivist
Osijek, Croatia
It is a valuable cause, and it should extend beyond the borders of Italy. Other European national archival associations should join the initiative raise it to an international level.
259
Sami
Meddeb
Elgazala Technopark - Ministère des Technologies de l’Information et de la Communication
République Tunisienne
Je vous salutation même si je ne peux pas participer a cette éventent j’espère coopère avec vous dans d’autre conférence
L'archivio della Biblioteca Franco Serantini si è costituito, all'atto della fondazione della biblioteca medesima, con donazioni e lasciti. L’Archivio della biblioteca è stato riconosciuto di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per la Toscana (notifica n.717/1998), e uno dei principali fondi archivistici – il Fondo P.C. Masini – è stato inserito nel progetto della stessa Soprintendenza denominato «Archivi della cultura del Novecento in Toscana» (notifica n. 751/2000): l'archivio composto da 80 fondi documentari si divide in sei parti:

1. Fondi personali;

2. Fondi delle organizzazioni e dei movimenti;

3. Fondi fotografici;

4. Manifesti e fogli volanti;

5. Memoria orale;

6. Cimeli, bandiere, opere d'arte e altro materiale.



1. Persone

Le carte di persone pervenute alla BFS sono state raccolte sotto la voce del donatore. Complessivamente coprono un arco cronologico che va dal 1870 al 1998. Le carte riguardano in particolare la storia del movimento anarchico dalle origini ai giorni nostri, la storia dell'antifascismo e della Resistenza, i movimenti di estrema sinistra e di quelli studenteschi dagli anni Sessanta ai Settanta. Gran parte dei fondi personali di documentazione e materiale d'archivio sono accompagnati da collezioni di riviste e libri. Alcune ampie descrizioni dei fondi, Della Mea, Mancuso, Masini e Sorbi sono inserite nella Guida agli archivi delle personalità della cultura in Toscana tra 800 e 900. L'area pisana, a cura di E. Capannelli e E. Insabato, Firenze, Leo S.Olschki, 2000. I fondi finora presenti in questa sezione sono 40 in corso di inventariazione e non sono ancora disponibili alla consultazione.



2. Organizzazioni e movimenti

Le carte delle organizzazioni e dei movimenti sono raccolte di documentazione di varia origine e provenienza, giunte fin dai primi anni di formazione della biblioteca in maniera frammentaria e disorganica, sono state riunite sotto la voce dell'Ente produttore (Partiti, sindacati, gruppi, federazioni, movimenti ecc.). Invece le carte della Federazione anarchica pisana, delle redazioni di Cahiers de mai e di Collegamenti, dei Gruppi comunisti rivoluzionari (LCR) sez. di Livorno, della federazione di Pisa di Democrazia proletaria sono lasciti pervenuti direttamente dalle organizzazioni. I fondi finora presenti in questa sezione sono 42 in corso di inventariazione e non sono disponibili alla consultazione.



3. Fotografie

Le fotografie e le cartoline illustrate di questo fondo sono circa 3000. Gran parte della documentazione è pervenuta alla biblioteca con donazioni non organiche, l'unico omogeneo, acquistato dalla BFS nel 1992, è il fondo di Antonio Vinciguerra ex militante di Lotta continua attivo nell'area pisana tra il 1970 e il 1976. I negativi e le fotografie sono circa un migliaio e ritraggono prevalentemente manifestazioni e situazioni di lotta tenutesi a Pisa dal 1970 al 1976. Non mancano però istantanee di importanti manifestazioni, come quella per il Vietnam di Milano del 1973, comizi di Lotta continua in Sicilia nel 1972 o la festa di "Re nudo" a parco Lambro (Milano) nel 1976. Sull’ attività di fotografo di A. Vinciguerra si veda il suo libro La bella rabbia: racconto fotografico in bianco e nero 1970-1976, Agrigento, Litia edizioni, 1995. Le fotografie sono in corso di inventariazione e non sono disponibili alla consultazione.



4. Manifesti e fogli volanti

I manifesti murali conservati dalla biblioteca sono oltre 5000 (la catalogazione informatizzata è in corso) che coprono un arco temporale che va dalla fine degli anni Quaranta ai nostri giorni. Sono manifesti di organizzazioni e movimenti politici come quelli del PSIUP, Avanguardia operaia, Lotta continua, Democrazia proletaria e anarchici.



5. Memoria orale

La BFS ha avviato da tempo la raccolta di testimonianze orali ("Progetto memoria") sulla storia sociale e politica della provincia di Pisa e della costa Tirrenica della Toscana (prov. di: Massa e Carrara, Lucca, Livorno, Grosseto). Scopo principale del progetto è quello di costituire un archivio di interviste che contribuisca a non disperdere una pagina importante della storia contemporanea.



6. Cimeli, striscioni, bandiere e altro materiale vario

La biblioteca ha raccolto negli anni anche cimeli, bandiere, striscioni e altro materiale riguardante sempre i temi della storia del movimento anarchico e della sinistra extraparlamentare negli anni Sessanta e Settanta. Il materiale è in corso di inventariazione e non è disponibile alla consultazione. ( 1 )
450
Furio
Lippi
Biblioteca Franco Serantini archivio e centro di documentazione di storia sociale e contemporanea
Pisa, via I. Bargagna n. 60 - 56124 Pisa
L'archivio della Biblioteca Franco Serantini si è costituito, all'atto della fondazione della biblioteca medesima, con donazioni e lasciti. L’Archivio della biblioteca è stato riconosciuto di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per la Toscana (notifica n.717/1998), e uno dei principali fondi archivistici – il Fondo P.C. Masini – è stato inserito nel progetto della stessa Soprintendenza denominato «Archivi della cultura del Novecento in Toscana» (notifica n. 751/2000): l'archivio composto da 80 fondi documentari si divide in sei parti:
1. Fondi personali;
2. Fondi delle organizzazioni e dei movimenti;
3. Fondi fotografici;
4. Manifesti e fogli volanti;
5. Memoria orale;
6. Cimeli, bandiere, opere d'arte e altro materiale.

1. Persone
Le carte di persone pervenute alla BFS sono state raccolte sotto la voce del donatore. Complessivamente coprono un arco cronologico che va dal 1870 al 1998. Le carte riguardano in particolare la storia del movimento anarchico dalle origini ai giorni nostri, la storia dell'antifascismo e della Resistenza, i movimenti di estrema sinistra e di quelli studenteschi dagli anni Sessanta ai Settanta. Gran parte dei fondi personali di documentazione e materiale d'archivio sono accompagnati da collezioni di riviste e libri. Alcune ampie descrizioni dei fondi, Della Mea, Mancuso, Masini e Sorbi sono inserite nella Guida agli archivi delle personalità della cultura in Toscana tra 800 e 900. L'area pisana, a cura di E. Capannelli e E. Insabato, Firenze, Leo S.Olschki, 2000. I fondi finora presenti in questa sezione sono 40 in corso di inventariazione e non sono ancora disponibili alla consultazione.

2. Organizzazioni e movimenti
Le carte delle organizzazioni e dei movimenti sono raccolte di documentazione di varia origine e provenienza, giunte fin dai primi anni di formazione della biblioteca in maniera frammentaria e disorganica, sono state riunite sotto la voce dell'Ente produttore (Partiti, sindacati, gruppi, federazioni, movimenti ecc.). Invece le carte della Federazione anarchica pisana, delle redazioni di Cahiers de mai e di Collegamenti, dei Gruppi comunisti rivoluzionari (LCR) sez. di Livorno, della federazione di Pisa di Democrazia proletaria sono lasciti pervenuti direttamente dalle organizzazioni. I fondi finora presenti in questa sezione sono 42 in corso di inventariazione e non sono disponibili alla consultazione.

3. Fotografie
Le fotografie e le cartoline illustrate di questo fondo sono circa 3000. Gran parte della documentazione è pervenuta alla biblioteca con donazioni non organiche, l'unico omogeneo, acquistato dalla BFS nel 1992, è il fondo di Antonio Vinciguerra ex militante di Lotta continua attivo nell'area pisana tra il 1970 e il 1976. I negativi e le fotografie sono circa un migliaio e ritraggono prevalentemente manifestazioni e situazioni di lotta tenutesi a Pisa dal 1970 al 1976. Non mancano però istantanee di importanti manifestazioni, come quella per il Vietnam di Milano del 1973, comizi di Lotta continua in Sicilia nel 1972 o la festa di "Re nudo" a parco Lambro (Milano) nel 1976. Sull’ attività di fotografo di A. Vinciguerra si veda il suo libro La bella rabbia: racconto fotografico in bianco e nero 1970-1976, Agrigento, Litia edizioni, 1995. Le fotografie sono in corso di inventariazione e non sono disponibili alla consultazione.

4. Manifesti e fogli volanti
I manifesti murali conservati dalla biblioteca sono oltre 5000 (la catalogazione informatizzata è in corso) che coprono un arco temporale che va dalla fine degli anni Quaranta ai nostri giorni. Sono manifesti di organizzazioni e movimenti politici come quelli del PSIUP, Avanguardia operaia, Lotta continua, Democrazia proletaria e anarchici.

5. Memoria orale
La BFS ha avviato da tempo la raccolta di testimonianze orali ("Progetto memoria") sulla storia sociale e politica della provincia di Pisa e della costa Tirrenica della Toscana (prov. di: Massa e Carrara, Lucca, Livorno, Grosseto). Scopo principale del progetto è quello di costituire un archivio di interviste che contribuisca a non disperdere una pagina importante della storia contemporanea.

6. Cimeli, striscioni, bandiere e altro materiale vario
La biblioteca ha raccolto negli anni anche cimeli, bandiere, striscioni e altro materiale riguardante sempre i temi della storia del movimento anarchico e della sinistra extraparlamentare negli anni Sessanta e Settanta. Il materiale è in corso di inventariazione e non è disponibile alla consultazione.
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Tommaso
Gramigni
Archivista presso Parlamento Europeo
Luxembourg
L'identità di una società non è un'astrazione: essa esiste concretamente laddove la memoria delle azioni che hanno un riflesso sulla vita collettiva viene preservata e tramandata di generazione in generazione.
299
Mauro
Contili
Segretario Generale Università Ortodossa San Giovanni Crisostomo
Roma
L'Università San Giovanni si sta concretamente adoperando in progetti di ricerca che comprendono archivi digitali in grado di mettere a disposizione di tutti informazioni su argomenti di interesse generale e specifico. Progetti di grande respiro che intendono preservare l'ambiente attraverso memorie digitali non cartacee disseminando la cultura dei libri digitali sempre disponibili sui sempre più diffusi smartphone veri computer tascabili. Anche la nostra Università è quindi "inspirata dagli archivi" e si associa a questa pregevole iniziativa. Prof. Mauro Contili, Segretario Generale UOSGC.
La Biblioteca Franco Serantini attraversa un momento difficile a causa dell'assenza di una sede per poter svolgere i propri servizi e mettere a disposizione degli utenti il proprio patrimonio, nonché per il taglio drastico dei finanziamenti pubblici, per quanto pochi, che ha dovuto subire in questi anni.



La Biblioteca Franco Serantini per ora resiste, resiste nonostante tutto ma nessuno può dire quanto durerà. La Biblioteca – nata nel 1979 affinché non andasse perduta la memoria di Franco Serantini e, in generale, della storia politica e sociale, soprattutto del Novecento (il nome completo “archivio e centro di documentazione di storia sociale e contemporanea” la dice lunga al riguardo) – rischia di essere falcidiata oltre che dai tagli alla cultura, dall'indifferenza delle Istituzioni preposte alla tutela del patrimonio culturale. È superfluo ripeterlo: i tempi sono duri e i tagli sono ormai prassi abituale, così frequenti da venir spesso accolti con un’alzata di spalle e nulla più.



La Biblioteca Franco Serantini ricorda che la storia della città vive anche nelle biblioteche e negli archivi. Essi sono una parte fondamentale della nostra comunità, conservano la nostra storia culturale, sociale ed economica, sono crocevia di importanti relazioni tra i cittadini e le istituzioni, non si può pensare a un futuro senza tutto ciò. Ma questo è proprio quanto sta accadendo: la biblioteca Franco Serantini ha perso la sede che aveva presso il Complesso C. Marchesi: la Domus Mazziniana vede da quattro anni il suo importante archivio, depositato in un magazzino, inagibile per gli studiosi e i cittadini; la Biblioteca Provinciale si sta spegnendo lentamente. Piano piano la nostra città sta perdendo la propria identità!!



La Biblioteca Franco Serantini in questi anni ha acquisito importanti fondi documentari, dichiarati dalla Sovrintendenza regionale di “interesse storico nazionale”, l'anno passato ha inaugurato la propria piattaforma digitale sulla quale sono a disposizione oltre 7mila documenti storici (libri, giornali, manifesti, fotografie, biografie etc.) gratuitamente consultabili online; partecipa attivamente al progetto ToscanaNovecento, portale di storia della rete degli Istituti storici della Resistenza; accoglie studenti e docenti di università italiane e straniere che consultano materiali spesso non reperibili altrove. La Biblioteca ha inoltre promosso attraverso conferenze pubbliche e convegni la lettura e lo studio della storia cittadina e della cultura storica contemporanea.



La Biblioteca Franco Serantini, lo ricordiamo, vive soprattutto grazie a finanziamenti dei soci, degli amici e occasionalmente di Enti pubblici come la Regione, la Provincia e il Comune (l'unico ente fino all'anno passato che ancora dava un contributo tramite una convenzione annuale) che ne assicurino il funzionamento di base. È ovvio che, se i fondi non arrivano, tutta l’attività si blocca e che, se non si risolve il problema di una sede adeguata, per la Biblioteca non ci sarà un futuro. Sono passati molti anni, ma nulla è cambiato da quando la Biblioteca ha inoltrato la richiesta di una sede e ad oggi non è ancora arrivata alcuna risposta. A questo proposito la Biblioteca attende che Marco Filippeschi, sindaco di Pisa, mantenga fede al suo Programma di mandato approvato con delibera consiliare (cap. 2, Politiche culturali, p. 42) per la campagna elettorale del 2013.



Attualmente il patrimonio della biblioteca (oltre 42mila volumi, 5250 periodici, migliaia di documenti e materiali storici) è ospitato fuori città dall'Università di Pisa nel proprio Archivio generale e la segreteria, posta in via Bargagna in un ufficio di appena 12 mq, è l'unico spazio pubblico per la consultazione dei materiali da parte degli utenti.



La Biblioteca Franco Serantini, a fronte di un imbarazzante silenzio istituzionale, si appella, come già fece in passato, alla società civile, alle cittadine e ai cittadini.

Associazioni, enti e singoli cittadini possono esprimere il loro aiuto alla biblioteca sostenendola con la partecipazione a una sottoscrizione straordinaria con l'obiettivo di raccogliere entro giugno 12mila euro, cifra che può garantire un minimo di gestione e apertura ordinaria e nel contempo fare pressione sul Comune di Pisa affinché la questione della sede venga finalmente risolta.



Per partecipare alla sottoscrizione si può utilizzare il seguente intestato a:

Associazione amici della Biblioteca Franco Serantini ONLUS: BANCO POSTA IBAN:

IT25 Z 076 0114 0000 0006 8037 266



Via I. Bargagna n. 60, 56124 Pisa tel.+fax 050 9711432 cell. 331 117 9799

email: associazione[at]bfs.it sito web: http://www.bfs.it



Gian Mario Cazzaniga e Adriano Prosperi del Comitato scientifico

Franco Bertolucci direttore della Biblioteca

Furio Lippi presidente dell'Associazione amici della Biblioteca F. Serantini ONLUS

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449
Franco
Bertolucci
Biblioteca Franco Serantini archivio e centro di documentazione di storia sociale e contemporanea
Pisa
La Biblioteca Franco Serantini attraversa un momento difficile a causa dell'assenza di una sede per poter svolgere i propri servizi e mettere a disposizione degli utenti il proprio patrimonio, nonché per il taglio drastico dei finanziamenti pubblici, per quanto pochi, che ha dovuto subire in questi anni.

La Biblioteca Franco Serantini per ora resiste, resiste nonostante tutto ma nessuno può dire quanto durerà. La Biblioteca – nata nel 1979 affinché non andasse perduta la memoria di Franco Serantini e, in generale, della storia politica e sociale, soprattutto del Novecento (il nome completo “archivio e centro di documentazione di storia sociale e contemporanea” la dice lunga al riguardo) – rischia di essere falcidiata oltre che dai tagli alla cultura, dall'indifferenza delle Istituzioni preposte alla tutela del patrimonio culturale. È superfluo ripeterlo: i tempi sono duri e i tagli sono ormai prassi abituale, così frequenti da venir spesso accolti con un’alzata di spalle e nulla più.

La Biblioteca Franco Serantini ricorda che la storia della città vive anche nelle biblioteche e negli archivi. Essi sono una parte fondamentale della nostra comunità, conservano la nostra storia culturale, sociale ed economica, sono crocevia di importanti relazioni tra i cittadini e le istituzioni, non si può pensare a un futuro senza tutto ciò. Ma questo è proprio quanto sta accadendo: la biblioteca Franco Serantini ha perso la sede che aveva presso il Complesso C. Marchesi: la Domus Mazziniana vede da quattro anni il suo importante archivio, depositato in un magazzino, inagibile per gli studiosi e i cittadini; la Biblioteca Provinciale si sta spegnendo lentamente. Piano piano la nostra città sta perdendo la propria identità!!

La Biblioteca Franco Serantini in questi anni ha acquisito importanti fondi documentari, dichiarati dalla Sovrintendenza regionale di “interesse storico nazionale”, l'anno passato ha inaugurato la propria piattaforma digitale sulla quale sono a disposizione oltre 7mila documenti storici (libri, giornali, manifesti, fotografie, biografie etc.) gratuitamente consultabili online; partecipa attivamente al progetto ToscanaNovecento, portale di storia della rete degli Istituti storici della Resistenza; accoglie studenti e docenti di università italiane e straniere che consultano materiali spesso non reperibili altrove. La Biblioteca ha inoltre promosso attraverso conferenze pubbliche e convegni la lettura e lo studio della storia cittadina e della cultura storica contemporanea.

La Biblioteca Franco Serantini, lo ricordiamo, vive soprattutto grazie a finanziamenti dei soci, degli amici e occasionalmente di Enti pubblici come la Regione, la Provincia e il Comune (l'unico ente fino all'anno passato che ancora dava un contributo tramite una convenzione annuale) che ne assicurino il funzionamento di base. È ovvio che, se i fondi non arrivano, tutta l’attività si blocca e che, se non si risolve il problema di una sede adeguata, per la Biblioteca non ci sarà un futuro. Sono passati molti anni, ma nulla è cambiato da quando la Biblioteca ha inoltrato la richiesta di una sede e ad oggi non è ancora arrivata alcuna risposta. A questo proposito la Biblioteca attende che Marco Filippeschi, sindaco di Pisa, mantenga fede al suo Programma di mandato approvato con delibera consiliare (cap. 2, Politiche culturali, p. 42) per la campagna elettorale del 2013.

Attualmente il patrimonio della biblioteca (oltre 42mila volumi, 5250 periodici, migliaia di documenti e materiali storici) è ospitato fuori città dall'Università di Pisa nel proprio Archivio generale e la segreteria, posta in via Bargagna in un ufficio di appena 12 mq, è l'unico spazio pubblico per la consultazione dei materiali da parte degli utenti.

La Biblioteca Franco Serantini, a fronte di un imbarazzante silenzio istituzionale, si appella, come già fece in passato, alla società civile, alle cittadine e ai cittadini.
Associazioni, enti e singoli cittadini possono esprimere il loro aiuto alla biblioteca sostenendola con la partecipazione a una sottoscrizione straordinaria con l'obiettivo di raccogliere entro giugno 12mila euro, cifra che può garantire un minimo di gestione e apertura ordinaria e nel contempo fare pressione sul Comune di Pisa affinché la questione della sede venga finalmente risolta.

Per partecipare alla sottoscrizione si può utilizzare il seguente intestato a:
Associazione amici della Biblioteca Franco Serantini ONLUS: BANCO POSTA IBAN:
IT25 Z 076 0114 0000 0006 8037 266

Via I. Bargagna n. 60, 56124 Pisa tel.+fax 050 9711432 cell. 331 117 9799
email: associazione[at]bfs.it sito web: http://www.bfs.it

Gian Mario Cazzaniga e Adriano Prosperi del Comitato scientifico
Franco Bertolucci direttore della Biblioteca
Furio Lippi presidente dell'Associazione amici della Biblioteca F. Serantini ONLUS