“Del rilievo fondamentale rivestito dalla ricerca d’archivio fui resa consapevole da mio padre che ad essa per i suoi studi ricorreva in ogni spazio di tempo concessogli dall’impegno professionale e podestarile.
Ai lontani tempi della mia tesi, entro le trecentesche mura dell’Archivio di Gubbio, come entro altre cui ebbi accesso, la ricerca annullava il tempo e mi dava sicurezza.
In un’altra vita, quando con Giorgio (Lungarotti) decidemmo di realizzare un Museo che richiamasse il vino come elemento portante nella storia degli uomini è dall’archivio che avviammo il cammino.
Partendo da ben più ampio respiro l’interesse avrebbe dovuto restringersi all’Umbria e qui la ricerca è stata svolta con particolare attenzione agli Archivi di Stato, religiosi e privati, ai benedettini in particolare considerati gli usi del vino nei grandi monasteri: farmaceutico, alimentare, liturgico, di rappresentanza e di elemosina.
Nella sala II del Museo del Vino la riproduzione dei documenti esposti per settore - rogiti notarili, carte catastali, atti di donazioni - è solo una minima presenza del materiale raccolto negli anni destinato ad essere consultato attraverso postazioni multimediali.
Ai documenti cartacei si affiancano numerose fotografie dislocate lungo l’itinerario museale che raccontano la realtà delle campagne umbre al volgere dell’esperienza mezzadrile, le trasformazioni del paesaggio, il ciclo annuale vitivinicolo, i mestieri di antica tradizione (dal bottaio al cocciaro).
La documentazione fotografica, gli studi e le ricerche svolti sono confluiti nel fondo archivistico della Fondazione Lungarotti, onlus che si occupa della gestione del Museo del Vino e del Museo dell’Olivo e dell’Olio e della tutela delle collezioni in essi conservate, attiva da quasi 30 anni sul territorio con mostre, eventi e pubblicazioni. Già dalla sua costituzione la Fondazione ha dimostrato una particolare sensibilità e attenzione alla ricerca archivistica e ai problemi legati alla conservazione delle opere su carta, promuovendo iniziative e produzioni editoriali dedicate al tema quali la mostra La carta. Varietà di applicazioni e problemi di conservazione (1988) e il convegno Conservazione delle opere su carta e pergamena (1988).
Ancora oggi nelle attività di aggiornamento e ammodernamento degli apparati didattici museali la ricerca archivistica continua ad essere una imprescindibile risorsa.
Maria Grazia Marchetti Lungarotti”
Dichiarazione scritta della dott.ssa Maria Grazia Marchetti Lungarotti, storica dell’arte e archivista e presidente della Fondazione Lungarotti onlus, del Museo del Vino e del Museo dell'Olivo e dell'Olio di Torgiano